George Orwell: vita, stile, opere & Audiolibri

Importante scrittore della prima metà del ‘900, George Orwell è tuttora considerato uno dei maggiori autori di prosa in inglese del ventesimo secolo. È stato inoltre giornalista, saggista, attivista e critico letterario.

Sfruttando le sue abilità nella scrittura in associazione con il suo pensiero anticonformista, è stato in grado di denunciare qualsiasi forma di totalitarismo con raffinatezza, in particolare nelle due opere che maggiormente l’hanno reso celebre: “La fattoria degli animali” e “1984”.

La vita di George Orwell

George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, nasce nel 1903 in India, a Motihari. La sua famiglia, di origini scozzesi, viveva in condizioni socio-economiche modeste: facevano parte della borghesia alto-bassa e il padre ricopriva il ruolo di funzionario dell’amministrazione britannica in India, l’Indian Civil Service.

La sua permanenza in India fu molto breve, poiché si trasferì con la madre e le due sorelle nel Regno Unito già nel 1904. Qui frequenterà poi il collegio cattolico Saint Cyprian School, sebbene lui fosse ateo. Di questi anni Orwel ricordò le sofferenze e le umiliazioni subite nel suo saggio autobiografico “Such, Such Were the Joys”, scritto nel 1947.

Tuttavia questa esperienza gli riservò anche un risvolto positivo: Orwell infatti, dimostratosi uno studente brillante e con grandi doti, ricevette una borsa di studio per l’Eton College. Durante i 4 anni trascorsi qui ebbe modo di assistere alle lezioni di Aldous Huxley, il professore che successivamente lo ispirò per la scrittura di “1984”, probabilmente il suo romanzo ad oggi più conosciuto.

Successivamente abbandonò gli studi per arruolarsi nella Polizia Imperiale in Birmania, per la quale prestò servizio per 5 anni e che ispirerà lo scrittore per il romanzo “Giorni in Birmania” del 1934.

Nel 1928, dimessosi dal suo ruolo, decise di rientrare in Europa, scegliendo come mete Parigi e Londra. Di questo periodo narrerà nel romanzo “Senza un soldo a Parigi e Londra”. In questi anni comincia anche la pubblicazione dei suoi primi articoli da giornalista.

Militò nella Guerra Civile Spagnola per conto del Partito Operaio di Unificazione Marxista, in opposizione a Francisco Franco. Rimasto ferito, fu costretto ad abbandonare il conflitto. Si propose come volontario nell’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale ma, a causa delle disabilità determinate dalle ferite, venne rifiutato ed entrò a far parte come sergente nelle file delle milizie territoriali della Home Guard.

In seguito abbandonò la carriera militare e si dedicò alla sua carriera di scrittore e giornalista, cominciando a scrivere il romanzo “La fattoria degli animali”. George Orwell morì in un ospedale di Londra nel 1950, all’età di soli 46 anni, per il cedimento di un’arteria polmonare causato dalla tubercolosi.

Il pensiero di Orwell: La fattoria degli animali e 1984, una denuncia contro il potere

George Orwell fu un anticonformista e un convinto socialista, che si impegnò nella denuncia contro il totalitarismo che si stava affermando in quel periodo. Questo è il tema cardine di tutte le sue opere che, oltre a raccontare vicende autobiografiche, intendono essere uno strumento per mettere in luce le situazioni politicamente aberranti della sua epoca. Il linguaggio è chiaro e ben comprensibile, nonostante la complessità degli argomenti sia rilevante.

I romanzi che più di tutti hanno incarnato questo scopo, nonché quelli che l’hanno reso tuttora celebre, sono “La fattoria degli animali” e “1984”.

Il primo è una parodia del comunismo centralista dell’Unione Sovietica, raccontata attraverso la metafora di una fattoria in cui gli animali mettono in atto una ribellione contro il padrone umano crudele. Tuttavia la rivoluzione incarna solamente un periodo temporaneo di transizione, prima che i maiali istituiscano una nuova tirannia.

Il secondo è un romanzo fantapolitico ambientato nel futuro, precisamente 36 anni dopo la sua stesura (1948) nel 1984. L’immagine rappresentata è quella di un regime totalitario impostosi su Londra. La figura del Grande Fratello incarna il potere, che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini attraverso l’utilizzo di schermi ed abolendo in questo modo il concetto di libertà.

Le opere di George Orwell fanno quindi parte del movimento della letteratura distopica: la rappresentazione di realtà sociali e politiche viene portata al suo limite negativo estremo in una descrizione di un futuro immaginario riprovevole, il quale può essere però prevedibile in base a condizioni del presente percepite come dannose.

Le opere di George Orwell

Sebbene le opere che hanno conferito maggiore celebrità a George Orwell siano “La fattoria degli animali” e “1984”, la produzione letteraria dell’autore è molto vasta. Durante la sua breve vita scrisse infatti numerosi articoli per varie riviste, saggi e romanzi. Per questi ultimi in particolare si ispirò prevalentemente a vicende autobiografiche e ad opere di denuncia contro il regime totalitario.

Tra i romanzi di George Orwell troviamo:

Film ispirati alle opere di George Orwell

Delle opere di George Orwell solo le più famose videro la luce sul grande schermo.

Tra i film ispirati ai romanzi di Orwell si ricordano:

  • La fattoria degli animali – film d’animazione prodotto nel 1954
  • Nel 2000 non sorge il sole – ispirato a 1984 e prodotto nel 1956
  • Orwell 1984 – trasposizione fedele del romanzo 1984, prodotto nel 1984
  • Brazil – ispirato a 1984 e prodotto nel 1985
  • Equilibrium – ispirato a 1984. È un film fantascientifico prodotto nel 2002

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