Copertina dell'audiolibro Chi è il mio prossimo di SOFRI, Adriano

Descrizione Audiolibro

Il volume contiene tre parti, fra loro collegate dalla stessa domanda sullo stato del mondo - più esattamente: sulla fine del mondo - e sulla combinazione fra memoria e smemoratezza. Un capitolo si chiede che cosa sia davvero quella "eterogenesi dei fini" che, nonostante l'astrusità, è diventata così ricorrente nella pubblica conversazione. E che conseguenze abbia, l'idea che i risultati delle azioni umane non corrispondono, e spesso tradiscono e rovesciano, gli scopi da cui sono partite, sul modo di pensare alla politica, e di praticarla. Un capitolo si interroga sull'ottimismo, dunque sul pessimismo. Sull'effetto che la lontananza e la vicinanza, e la grandezza e la piccolezza, esercitano sulla compassione per le sciagure umane, terremoti e "guerre per un paragrafo". Dunque su chi sia il mio prossimo nel tempo in cui si vede da lontano e si uccide da lontano. E che cosa sia la vita singolare nel tempo delle grandi cifre e delle statistiche. "Se io compro un biglietto di lotteria, ho una probabilità su - non so, centomila, o un milione, di vincere. L'improbabilità di una vittoria alla lotteria è enorme. Però succede. Uno vince. Questo basta alle persone per comprare il loro biglietto". Un ultimo capitolo ripubblica la "Lettera a un aspirante terrorista" (maggio 2007) e commenta i commenti turbolenti che ha suscitato, raccontando una serie sorprendente di precedenti, e mostrando i capricci della memoria pubblica e privata. "Non erano pazzi quelli che firmavano gli appelli che oggi si leggono con raccapriccio... La domanda giusta: 'Ma allora non finirà mai?'. Tu ragazzo forse non puoi capirla, tu sei nel punto in cui la cosa sta solo cominciando - come potresti preoccuparti di trovare un modo per finirla? Eppure".

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