Copertina dell'audiolibro La morte si fa social di SISTO, Davide

Descrizione Audiolibro

"Da quando la modernità è entrata prepotentemente nelle nostre vite, la dimensione della morte è stata relegata con forza in un angolo invisibile. La nostra società nasconde la morte alla vista, la rinchiude nella sfera privata, nel chiuso delle stanze con le cortine abbassate. Questa morte invisibile è particolarmente radicata in Occidente, dove l’argomento è relegato ormai ad essere un tabù, dove l’elaborazione del lutto è stata persino “medicalizzata” e derubricata a sindrome psicotica, dove – in definitiva – la coscienza della propria finitezza non è sentita come un valore necessario per crescere e migliorare costantemente se stessi, contribuendo a rendere più umano il legame sociale, come sarebbe preferibile che fosse. La morte, che per la saggezza greca faceva parte della vita e la informava, non è più di casa qui da noi. Ma recentemente la rivoluzione digitale ha avuto un effetto inaspettato anche su questo. Non ha solo rivoluzionato il nostro modo di comunicare, cambiato radicalmente la struttura sociale, modificato in modi non ancora del tutto chiari il rapporto tra uomo e lavoro: la sfera impalpabile del digitale ha anche reso improvvisamente visibile (e in qualche modo accettabile) la morte. Il primo cimitero virtuale (World Wide Cemetery) è del 1995, ed era inteso dal suo autore come un luogo nel quale far vivere per sempre il ricordo dell’estinto. Ma da allora Internet ha visto nascere un’ampia offerta di soluzioni, per lo più a pagamento, tese a mantenere viva la fiamma della persona cara (o di se stessi) nei modi più tecnologicamente avanzati; persino facendo uso dell’intelligenza artificiale, ormai sempre più capace di analizzare le nostre personalità e quindi in grado, ad esempio, di spedire messaggi in tutto simili a quelli che avrebbe spedito il defunto, anche per anni dopo il suo trapasso."

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