1983-2023: Quarant’anni di Libro Parlato

QUANDO IL LIBRO È PARLATO. COMPIE 40 ANNI IL CILP DI FELTRE

Articolo di Elisabetta Proietti per la rivista “Rocca”

“Il nostro è un contributo per una società più ricca della partecipazione di tutti”. Una frase programmatica quella del maestro Gualtiero Munerol, insegnante di scuola elementare e artista, che si è incarnata in un grande progetto divenuto da quarant’anni realtà. Il Centro internazionale del libro parlato di Feltre nasce nel 1983 come aiuto ai ciechi della provincia di Belluno. L’obiettivo era di rendere fruibile il patrimonio librario ai non vedenti e di accompagnare il desiderio di tanti ragazzi con disabilità sensoriale di poter scegliere e compiere il proprio percorso di studi. Munerol iniziò a registrare su nastro e consegnava audiocassette, venivano riprodotte anche opere pittoriche in bassorilievo di resina che permettevano la fruibilità tattile, inoltre si traduceva in Braille. Nel tempo si sono costruiti ponti con strutture residenziali per anziani e sono stati condotti studi sugli effetti della “somministrazione della voce umana” nei casi di Alzheimer. Nel tempo attuale della riconsiderazione – a tutti i livelli, da quello neuroscientifico a quello editoriale a quello imprenditoriale – della lettura ad alta voce, l’esperienza di Feltre appare antesignana e pionieristica. Fu la pubblicazione di un’intervista su una testata nazionale a rendere popolare il Centro per il libro parlato, cominciarono ad arrivare richieste di persone con disabilità da tutta Italia e da qui l’utenza si è allargata a sette diversi stati europei e alle Americhe e fino all’Australia.
E oggi? “Siamo in continua evoluzione tecnologica – spiega Luisa Alchini, dal 2015 presidente del Cilp -, i tempi ci stimolano continuamente all’innovazione”. Puntuali ed attenti l’accompagnamento e le indicazioni per l’uso ottimale del servizio, alla base del quale continua ad esserci l’audiolibro. Grazie ai software forniti dal centro, chi non vede può inserire note, segnalibri e personalizzare lo studio di un testo.
Grande cura è riservata alla qualità delle registrazioni, affidate a donatori di voce volontari che contribuiscono a realizzare quella “società più ricca della partecipazione di tutti” condividendo le proprie competenze in una solidarietà circolare.

QUASI 16MILA TESTI A CATALOGO
Gli utenti iscritti alla piattaforma libroparlato.org sono 1.890 (dati al 2022). Molte sono le scuole, le biblioteche e le università. In totale i libri a catalogo sono 15.819 (nel 2022 inserite 836 opere nuove). I donatori di voce che hanno registrato nel 2022 sono 335, per 9.400 ore complessive dedicate alla registrazione di audiolibri. 1542 le opere inviate in prestito, 42.462 quelle ascoltate con download o in streaming. Per tutto il 2022 Amazon Alexa è stata utilizzata da 791 utenti che hanno avuto 70.612 interazioni con il Cilp. Il sito ha ricevuto 404.000 visite.
Al Centro si rivolgono persone non vedenti, ipovedenti, distrofiche, anziane e malati terminali, ma attualmente sono molti gli utenti con dislessia, come ci spiega la presidente Alchini: “Mentre a scuola c’è un supporto per questo tipo di disturbo, all’università un sostegno costante viene spesso a mancare per cui sono molti i giovani che si rivolgono a noi”. Anche per questo ha preso corpo un progetto che vede coinvolto il sistema bibliotecario della Sapienza di Roma.
Il servizio del Centro viene erogato ai sensi della vigente normativa in materia di diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio (legge n. 633/1941): chi ne usufruisce deve essere identificato in base all’articolo 2, comma 2, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, oltre che dall’articolo 3 del trattato di Marrakech del 27 giugno 2013, volto a facilitare l’accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa.
Il Centro del libro parlato persegue esclusivamente scopi di solidarietà sociale ed è sostenuto in parte da fondi pubblici legati al contributo concesso all’Unione italiana ciechi, in parte dal 5 per mille, da un contributo regionale e da fondazioni private. Un sostegno necessario per una struttura che si avvale di otto dipendenti e che vuol puntare a un servizio di qualità. Gli utenti collaborano con una quota di iscrizione.

CIRCUITO DI ESPRESSIONE E RELAZIONI
Asse portante del Cilp è il lavoro offerto dai volontari donatori di voce. I narratori di libri parlati possono realizzare l’audiolibro in autonomia presso il proprio domicilio, nelle cabine insonorizzate del Centro o in altre sedi adatte; non sono attori né professionisti del settore, ma persone che amano la lettura e che intendono offrire il loro tempo e la loro voce condividendo le finalità del Cilp. Nonostante l’azione volontaria, per garantire un servizio di qualità i donatori di voce si sottopongono a un provino e sono selezionati da una commissione che valuta l’aspetto artistico e tecnico della loro lettura e registrazione. “E’ un grande circuito di dono, di solidarietà, di espressione e di relazioni”, evidenzia Luisa Alchini, la quale è entrata in contatto con il Libro parlato nel 2011 proprio come donatrice di voce: “Venivo dalla radio e dopo anni come donatrice di voce – leggevo specialmente riviste – nel 2015 mi sono messa in gioco candidandomi come presidente. All’inizio non è stato facile, come con la gestione di una grande azienda. Oggi posso dire che, oltre al senso di responsabilità, abbiamo tanto entusiasmo e un direttivo giovane con il quale abbiamo voglia di correre, di fare tante cose”.
Tra i donatori di voce ci sono anche i detenuti della Casa circondariale Dozza di Bologna: si tratta del progetto Lib(e)ri in carcere, ideato dal coordinatore Cilp per l’Emilia-Romagna Marzio Bossi: “Una sinergia che soddisfa e fa incontrare due diverse esigenze: la difficoltà di lettura autonoma e la possibilità per i detenuti di svolgere un’attività solidale e gratificante”.

CHI DONA RICEVE, E VICEVERSA
Qual è il genere di libro più richiesto? “Il prediletto è il giallo” rivela Luisa Alchini. E i testi per lo studio, scolastici e universitari, sono altamente richiesti e in genere resi disponibile nel tempo più breve possibile. C’è chi non dimenticherà mai la voce che gli ha permesso di studiare i testi, e tra utente e lettore può nascere, e spesso nasce, un tipo di legame fatto di familiarità e di reciproca gratitudine: perché se è vero che il donatore offre un aiuto, è anche vero che a sua volta lui è arricchito da un’esperienza che lo coinvolge pienamente.
I feedback dagli utenti e dai loro familiari sono continui: Luisa Alchini ricorda la figlia di una persona anziana per la quale era di vitale importanza la compagnia dell’audiolibro nella quotidianità così come i ringraziamenti di molte persone che con il Cilp sono riuscite a laurearsi. “È importante avere la speranza e la fiducia che il nostro Centro possa dare una mano agli studenti nel loro percorso di studi – dice Alchini – riuscendo ad affiancarli durante la scuola e anche dopo, favorendo la loro crescita culturale; penso anche a tutte quelle persone come gli anziani o i malati terminali, a tutti coloro per i quali l’ascolto di un audiolibro significa poter uscire dalla solitudine e avere un po’ di sollievo”.

MILANO-CORTINA 2026
Ora che il Cilp compie quarant’anni sono in programma diverse iniziative da qui a fine anno, ma c’è un progetto ambizioso su tutti: partecipare alle Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, con maratona di letture a tema olimpico. Mentre la presidente Alchini ne parla viene in mente Pierre De Coubertin: il padre delle moderne Olimpiadi aveva il sogno di realizzare “un mariage des muscles et de l’ésprit”.


di Elisabetta Proietti per la rivista “Rocca”