Descrizione Audiolibro
Mario Savio, detto "Marittiello 'o Bellillo", ha 51 anni: sta scontando l'ergastolo per l'omicidio di un boss della 'ndrangheta calabrese, ultima e più grave di una lunga serie di condanne; complessivamente, da quando era quattordicenne, ha passato in galera trenta anni della sua vita, di cui molti al regime 41 bis di massima sicurezza. A colloquio col giornalista Fabio Venditti, che ha seguito la sua storia per alcuni speciali del" Maurizio Costanzo Show", Mario racconta l'infanzia selvaggia fra i vicoli dei quartieri spagnoli, fra bande in lotta, piccoli furti, le notti in stazione fra alcolizzati e prostitute, l'''addestramento'' dei ragazzi più grandi. A 14 anni poi, durante un furto, qualcosa non funziona, e arriva un primo arresto. "Era un sabato, e avevo le scarpe nuove. Tre volte mi hanno arrestato con le scarpe nuove ai piedi. Infatti ho smesso di comprarle di persona: ho sempre mandato qualcuno a prendermele." A 16 anni è di nuovo carcere, stavolta a Poggioreale, dove conosce il "mito" Raffaele Cutolo ed entra in contatto con la Nuova camorra organizzata. Il resto è storia di malavita, di entrate e uscite di prigione, di latitanza, di lotte feroci, di codici assurdi e spietati. Uomo di grandissima intelligenza, Mario Savio in carcere ha letto molto ed è diventato pure un bravo pittore. Oggi è terrorizzato per il figlio di 17 anni, in galera per aver strappato un Rolex, nel quale rivede il suo passato. Per questo vuole inviargli un segnale, un invito alla legalità che sembra perfetto per estendersi a un pubblico molto più ampio. Anche perché, raccontando la sua storia con straordinaria schiettezza, Savio decostruisce la mitologia dell'eroe malavitoso, fino ad affermare che una vita criminale non è solo sbagliata legalmente e moralmente, ma brutta, faticosa e sconveniente da vivere.
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