A passeggio con “Le anime morte” nella Russia di metà Ottocento

L’audiolibro “Le anime morte” di Nikolaj Gogol’ è una commedia grottesco-satirica in cui tutti i valori sono capovolti per mettere in luce una società ottusa immersa nella pigrizia provinciale

Immagina di trovarti in una cittadina della Russia di metà Ottocento, immersa nella pianura sarmatica. Immagina una società di proprietari terrieri, contadini e funzionari caratterizzati da mediocrità e pochezza morale. Immagina ora un protagonista-antieroe, Cicikov, disposto a tutto per raggirare lo Stato. Sono questi gli ingredienti de “Le anime morte”, una gigantesca parodia firmata da Nikolaj Gogol’ che presenta un’immagine sconvolgente di una Russia ottusa e pigra.

Cicikov è infatti un personaggio furbo che porta avanti un piano disonesto: acquistare dai possidenti locali le “anime morte”, cioè i nomi dei servi deceduti o scomparsi, ma non ancora cancellati dai registri amministrativi, per ottenere terre e prestiti dallo Stato.

Il protagonista entra così in contatto con personaggi strampalati, appartenenti a ogni classe sociale, che rappresentano un’umanità corrotta.

Come la definisce Michail Bachtin, questa parodia omerica è “un’allegra marcia carnevalesca nell’inferno”, ricca di particolari surreali, dimensioni macabre e dialoghi comici.

Il lettore non deve dunque irritarsi con l’autore se i personaggi apparsi fin qui non hanno incontrato i suoi gusti: la colpa è di Číčikov: qui egli è padrone assoluto, e dove pare a lui, anche noi dobbiamo trascinarci. Da parte nostra, se proprio ci sarà rivolta l’accusa che i personaggi e i caratteri sono squallidi e difformi, diremo soltanto che mai, da principio, si può cogliere per intero l’ampio andamento e le proporzioni d’un’opera.

Circondato da questi personaggi, riuscirà allora il nostro (anti) eroe a raggiungere i suoi obiettivi? Ci sarà alla fine la possibilità un riscatto del genere umano raccontato nel romanzo?

Nikolaj Gogol’, tra i grandi della letteratura russa

Nikolaj Vasil’evič Gogol’-Janovskij (1809-1852) è considerato uno dei grandi autori della letteratura russa per la sua capacità di descrivere situazioni satirico-grottesche con uno stile vicino al fantastico. Per superare il sospetto di allusione religiosa eterodossa, il primo titolo del romanzo fu “Le avventure di Čičikov ovvero le anime morte”: il libro rimarrà incompiuto,  dato alle fiamme dallo stesso autore. Il mondo descritto da Gogol’ è in parte affine a quello dei giorni nostri, perché sembra girare sempre allo stesso modo.