Cento anni dalla nascita di Heinrich Böll

Scrittore tedesco, Premio Nobel per la letteratura nel 1972, Heinrich Böll è considerato uno dei massimi esponenti della letteratura tedesca del secondo dopoguerra.
Il suo stile è definito Trümmerliteratur (letteratura delle macerie), termine che richiama alle rovine causate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
I suoi romanzi e racconti, infatti, sono ambientati nella Germania post-bellica, un paesaggio di rovine, di polvere e di silenzio, pervaso dai sensi di colpa.

Cosa sia stata per lui la guerra, ce lo racconta nei libri che lo hanno reso celebre: “Il treno era in orario” (1949), “Dov’ eri, Adamo?” (1951) e il libro che nel 1972 gli ha meritato il Premio Nobel, “Foto di gruppo con signora” (1971). “Opinioni di un Clown”, scritto nel 1963, è una critica all’ipocrisia borghese legata alla ricostruzione del dopoguerra, alla negazione del passato.

“Tutti sanno, cioè, che un clown dev’essere malinconico per essere un buon clown, ma che per lui la malinconia sia una faccenda seria da morire, fin lì non arrivano.”

(Opinioni di un Clown)