Dino Buzzati: vita, stile, opere & Audiolibri

Autore del famosissimo romanzo “Il deserto dei Tartari”, Dino Buzzati è stato uno scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, costumista e poeta italiano del ‘900.

Il suo contributo alla letteratura italiana è stato davvero considerevole ed è considerato uno dei maggiori scrittori fantastici della sua epoca, al punto tale di essere definito il “Kafka italiano”. Questo titolo lo di deve ai suoi romanzi e racconti, caratterizzati da uno stile surreale e realistico-magico.

Figura di spicco nello scenario italiano, dalla critica viene considerato come il vertice della narrativa esistenzialista.

La vita di Dino Buzzati

Dino Buzzati nacque a San Pellegrino di Belluno nel 1906 in una famiglia benestante: il padre, Giulio Cesare Buzzati, era un famoso giurista e la madre era figlia di un celebre medico e di una nobildonna. Fu il terzo di quattro fratelli.

Trascorse la sua infanzia dividendosi tra San Pellegrino di Belluno in estate e Milano nel resto dell’anno per l’impiego del padre come docente universitario. Fin da subito mostrò un forte interesse verso l’arte e la musica e alla sola età di 12 anni sapeva già suonare il pianoforte ed il violino. Altrettanto amata da lui fu la natura, in particolar modo tutto ciò che era inerente alla vita di montagna tanto che compì diverse scalate ed escursioni alpinistiche sulle Dolomiti.

A 14 anni, dopo aver dovuto affrontare la morte del padre, iniziò i suoi studi presso il Liceo Classico Giuseppe Parini a Milano ed in seguito conseguì la laurea all’università di giurisprudenza, nonostante avesse manifestato il desiderio di dedicarsi alla scrittura di un romanzo.

Durante la sua intera vita, dopo aver concluso gli studi, si dedicò alla carriera giornalistica, a quella letterarie ed a quella artistica.

Nel 1928 diventò praticante presso il quotidiano “Il Corriere della Sera”, per il quale lavorò per molti anni diventandone anche redattore ed inviato. Furono pubblicati numerosi suoi articoli di attualità di avvenimenti storici avvenuti in quegli anni. Si può citare ad esempio “Cronaca di ore memorabili” del 1945 riguardante la Liberazione della Seconda Guerra Mondiale.

Il suo primo romanzo, “Bàrnabo delle montagne, fu pubblicato nel 1933, seguito a pochi anni di distanza da “Il segreto del Bosco Vecchio” e “Il deserto dei Tartari”. Quest’ultimo in particolare riscosse un particolare successo, che arrivò fino in Francia.

Negli anni seguenti pubblicò una serie di volumi in cui raccolse alcuni dei suoi racconti più riusciti e rappresentativi. Di queste raccolte si ricordano “I sette messaggeri” del 1942, “Paura alla Scala” del 1949 e “Il crollo della Baliverna del 1954”.

Nel 1950 diventò vicedirettore della “Domenica del Corriere”, ruolo che rivestì fino al 1963.

In questi anni diede inoltre avvio alla sua carriera artistica, con la realizzazione nel 1952 del suo primo quadro, che è anche quello più famoso, “Piazza del Duomo di Milano”. Dopo questa prima esperienza, l’arte lo accompagnò per tutta la vita e dipinse altri numerosi quadri, alcuni dei quali vinsero anche dei premi.

Al 1958 risale invece la pubblicazione si “Sessanta racconti”: anche in questo caso si trattò di una collezione di racconti estrapolati dalle precedenti opere, per la quale l’autore vinse il Premio Strega.

Negli anni seguenti Buzzati si dedicò anche al teatro, scrivendo drammi, commedie, farse e monologhi.

Non riscuotendo particolare successo in questo campo, tornò a dedicarsi alla letteratura e nel 1960 pubblicò “Il grande ritratto”: un romanzo dalle tematiche innovative, centrate sul tema della femminilità, che venne largamente accolto dai lettori. In seguito furono dati alle stampe altri romanzi, racconti ed alcune opere poetiche.

Nel 1966 si sposò con Almerina Antoniazzi, ma non si conosce molto della sua vita privata.

Dal 1967 divenne critico d’arte del “Corriere della Sera”.

Il “Poema a fumetti” del 1969, “Le notti difficili del 1970 e “I miracoli di Val Morel” del 1971 furono le ultime opere edite mentre lo scrittore era ancora in vita, le restanti furono postume la sua morte. Per il primo fu insignito del prestigioso premio Amelia 1970.

Dino Buzzati morì nel 1972 a Milano a causa di un tumore al pancreas.

Lo stile di Dino Buzzati: nel fantastico il protagonista è il destino

Riconducibile al genere fantastico, con elementi molto vicini al surrealismo, all’orrore e alla fantascienza, lo stile narrativo di Dino Buzzati è accattivante e riesce a coinvolgere completamente il lettore. Al contempo porta con sé riflessioni su sentimenti tipici dell’animo umano, talvolta tenuti il più nascosti possibile da ognuno di noi, quali l’angoscia, la paura della morte, l’interesse verso la magia ed il mistero.

In tutto ciò il protagonista preponderante risulta essere il destino, alle cui condizioni mutevoli sono soggetti i personaggi dei suoi romanzi.

Tale elemento si pone tematica centrale in tutta la produzione dell’autore e si presenta come quell’entità onnipotente ed imperscrutabile che talvolta può anche rivelarsi beffarda.

Le opere di Dino Buzzati

Le opere di Dino Buzzati si distribuiscono in molte categorie letterarie, comprendendo romanzi, racconti e novelle, raccolte, scritti giornalistici, poesie, testi teatrali, libretti per musica e cataloghi d’arte.

Dal nostro catalogo potrete accedere al formato audiolibro delle pubblicazioni di Buzzati.

Tra i romanzi si annoverano:

  • Bàrnabo delle montagne
  • Il segreto del Bosco Vecchio
  • Il deserto dei Tartari
  • La famosa invasione degli orsi in Sicilia
  • Il grande ritratto
  • Un amore

Nei racconti e nelle novelle invece troviamo:

  • I sette messaggeri
  • Paura alla Scala
  • In quel preciso momento
  • Il crollo della Baliverna
  • Esperimento di magia
  • Sessanta racconti
  • Egregio signore, Siamo spiacenti di…
  • Il colombre e altri cinquanta racconti
  • La boutique del mistero
  • Le notti difficili

Filmografia ispirata alle opere di Dino Buzzati

Sebbene le trasposizioni cinematografiche delle opere di Dino Buzzati siano abbastanza limitate, hanno rappresentato un importante contributo per il cinema italiano, a cui si devono tutte le realizzazioni. Tra i registi che hanno investito in questo autore compare anche il nome di Ugo Tognazzi, noto “mattatore” della commedia all’italiana.

La filmografia dedicata alle opere di Dino Buzzati comprende:

  • Il postino di montagna – cortometraggio italiano del 1951
  • Un amore – film prodotto in collaborazione tra Italia e Francia del 1965
  • Il fischio al naso – film italiano del 1967
  • Contronatura – film prodotto in collaborazione tra Italia e Germania Ovest del 1969
  • Il deserto dei Tartari – film prodotto in collaborazione tra Italia, Francia e Germania Ovest del 1976
  • Il segreto del bosco vecchio – film italiano del 1993
  • Barnabo delle montagne – film prodotto in collaborazione tra Italia, Francia e Svizzera del 1994
  • La famosa invasione degli orsi in Sicilia – film prodotto in collaborazione tra Francia e Italia del 2019

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