Walter Delogu ha incontrato pubblico e studenti per presentare “Il braccio destro” e raccontare la sua vita di eccessi

La scorsa domenica Walter Delogu ha presentato il suo libro Il braccio destro. Lunedì ha poi incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Gino Rocca di Feltre

Domenica 24 e lunedì 25 ottobre abbiamo organizzato un doppio appuntamento con Walter Delogu, tra i protagonisti della serie televisiva documentaristica “Sanpa” in onda su Netflix, che ha presentato al pubblico il suo libro Il braccio destro raccontando così la sua esperienza nella comunità di San Patrignano.

L’incontro con il pubblico

Domenica 24 ottobre Delogu ha raccontato la sua storia al Museo Diocesano di Feltre davanti a 50 persone, in dialogo con Luisa Alchini, la nostra Presidente, e Michele Da Rold, Chief Sales Officer di Larin Group. Durante l’incontro è stata presentata una panoramica generale di quello che Delogu racconta nel suo libro: dalla prima volta in cui si è avvicinato alla droga, al primo ricovero in comunità fino a quando è diventato il braccio destro di Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano per il recupero dalle tossicodipendenze. Delogu ha poi raccontato come ha visto cambiare la comunità decidendo così di uscirne. Oggi la sua vita è dedicata alla guida delle auto mediche a Rimini.

Ho visto la serie SanPa e sono rimasta colpita soprattutto dalla figura di Delogu – racconta la nostra presidente Luisa Alchini – perché l’ho trovato equilibrato, intelligente, capace di trasmettere il travaglio che ha passato. Spinta dalla curiosità ho letto il suo libro e ho voluto contattarlo perché il CILP, oltre a occuparsi di disabilità e cultura, vuole dare voce alle persone che hanno qualcosa da dire. Sono felice di aver portato a Feltre una voce di speranza, che possa aiutare anche i ragazzi a non cadere nella trappola della dipendenza: solo attraverso la conoscenza si può fare prevenzione.

Il pubblico con cui ho avuto piacere di chiacchierare domenica – spiega Walter Delogu – si è dimostrato attento, attivo e partecipe. Le domande che mi hanno rivolto erano incentrate sull’aiuto che le famiglie possono avere nel trattare queste tematiche con i più giovani. Ho un figlio di 14 anni e so cosa significa rapportarsi con quella generazione. Oggi il tema della droga è quasi sottovalutato, si parla poco delle piccole comunità che aiutano le persone a uscire dal tunnel.

Eros Zecchini, donatore di voce e formatore del Centro Internazionale del Libro Parlato, ha inoltre intervallato l’incontro con alcune letture tratte dal libro Il braccio destro.

L’incontro con gli studenti

Lunedì 25 Delogu ha poi incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Gino Rocca di Feltre per chiacchierare insieme a loro e sensibilizzarli al tema delle dipendenze. In particolare Delogu ha affrontato con i ragazzi diversi temi:

  • com’è cambiata la droga nel corso degli anni;
  • come certe persone ti spingono anche sui social network ad avvicinarti alla droga anche solo per provarla;
  • come si arriva in un centro di recupero.

Delogu ha quindi invitato i ragazzi a non avere paura e a parlare quando vedono certe situazioni.

Grazie a questo incontro con il Centro Internazionale del Libro Parlato – prosegue Delogu – ho avuto la possibilità di incontrare anche i ragazzi delle scuole. I giovani oggi preferiscono sentire la voce di chi ha provato direttamente questo tipo di esperienze. Per me è stato emozionante far loro capire a cosa devono stare attenti. La droga è cambiata, anche lo spinello oggi viene elaborato. Mi sono posto nei loro confronti con molto rispetto, cercando di far loro capire che mi sento un sopravvissuto e miracolato.

Perché sensibilizzare i più giovani

Sull’importanza di sensibilizzare i ragazzi a scuola Delogu ha inoltre spiegato che formare i bidelli, che conoscono perfettamente le dinamiche dei ragazzi, e gli insegnanti è sicuramente un passo importante da fare. Dall’andamento scolastico di uno studente l’insegnante capisce subito se il ragazzo ha qualche problema. Questo tipo di prevenzione può aiutare tantissimi ragazzi e ragazze a non cadere nella tossicodipendenza. Dopo l’incontro con il CILP, molte scuole mi stanno contattando per organizzare degli incontri nelle loro realtà. Per me questo riscontro non ha prezzo, perché salvare anche uno solo di questi ragazzi contribuirebbe a dare un senso alla mia vita.