Cencenighe riflette su Vaia con il libro di Francesca Mussoi
L’autrice al centro di una riuscita serata con Comune e Libro parlato Ricordato il “mostro arrogante” che ha sconvolto foreste e paesaggio
Che Vaia possa essere considerata metaforicamente una delle tempeste della vita che ci mettono a dura prova e che ci rendono resilienti proprio come Albero? Lo ha spiegato Francesca Musso i, presentando il suo libro” Sono solo un albero” in sala consigliare a Cencenighe, su invito del Comune e della biblioteca, in collaborazione con il Centro internazionale del libro parlato di Feltre e Radio Più. Quel “solo” di “Sono solo un albero” in sostanza non è altro che l’ossimoro della grandezza di quell'”abete: rosso, a bordo strada, schiacciato tra un dirupo e un guardrail” a cui l’autrice ha dato anima, rendendo lo voce narrante di un incantevole romanzo che racconta anche di Vaia: “il nome di questo mostro arrogante, bramoso di morte, senza esclusione di colpi” che ha sconvolto e modificato le nostre foreste.
Ma durante l’evento, altri messaggi sono stati veicolati, scanditi dalle letture di Angela Dell’Andrea, Kati De Biasio, Yvonne Tomaselli, Orietta Scardanzan con Rita Masiero, del gruppo Libri parlanti del Cilp di Feltre che da tempo svolge la sua attività di volontariato nelle strutture per anziani proponendo agli ospiti racconti e poesie. L’incontro è stato arricchito dalle note dei giovani fratelli Elia e Davide Scardanzan, mentre Diego Da Rifha illustrato i suoi scatti fotografici che con quelli di Luca Zanfron sono raccolti in appendice del libro a testimonianza della devastazione di Vaia.
I profondi valori come quelli evocati da Francesca Mussoi, necessitano di essere condivisi in un contesto accogliente e Cencenighe ha offerto uno spaccato della sua comunità generosa. «Gioia e gratitudine difficilmente esprimibili» nel commento della presidente del Cilp, Luisa Alchini, soddisfatta per la serata nella sua terra d’origine. Che ha poi ringraziato tutti i protagonisti, a cominciare da Francesca Mussoi – «riduttivo ogni aggettivo a definire la sua bellezza e il suo meraviglioso libro» -le volontarie del gruppo Cilp; le lettrici, la voce emergente di Rita Masiero e le note dei fratellini Scardanzan, supporta ti dai genitori, nonché il sindaco Mauro Soppelsa e quanti, compreso il pubblico, hanno contribuito alla riuscita dell’evento.
G. San.
Il Corriere delle Alpi di martedì 25 febbraio
La resilienza dopo Vaia «Così Francesca ha ispirato e contagiato altre persone»
Successo ed emozioni forti sabato nella sala consigliare di Cencenighe per la presentazione di “Sono solo un albero”, il libro di Francesca Mussoi. L’opera rappresenta l’ossimoro di una grandezza di un abete rosso, a cui l’autrice ha dato l’anima, entrando nel suo più profondo sentire, in ogni suo ramo, ogni radice e lo ha reso voce narrante di un incantevole romanzo che racconta anche di Vala: «Il nome di questo mostro arrogante, bramoso di morte, senza esclusione di colpi che ha sconvolto e modificato forse per sempre le nostre foreste». L’invito per la presentazione dell’opera letteraria è partito dall’amministrazione comunale e dalla biblioteca, in collaborazione con il Centro Internazionale del Libro parlato di Feltre e Radio Più. La scrittrice, che è anche insegnante e psicomostricista, ha spiegato come Vaia possa essere considerata metaforicamente una delle tempeste della vita che ci mettono a dura prova e che ci rendono resilienti proprio come Albero. Ma altri messaggi sono stati veicolati durante l’evento, scanditi dalle letture di Angela, Kati, Yvonne, Orietta con la piccola Rita Masiero, facenti parte del gruppo Libri Parlanti afferente al CILP Odv di Feltre e che da tempo svolge la sua attività di volontariato presso le strutture per anziani proponendo agli ospiti racconti e poesie.
I giovani fratelli Elia e Davide Scardanzan hanno arricchito l’incontro di note in perfetta armonia con il contesto, mentre Diego Da Rif ha illustrato i suoi scatti che unitamente a quelli di Luca Zanfron sono accolti in appendice del libro a testimonianza della devastazione di Vaia. Francesca Mussoi da tempo rivolge la sua attenzione verso i giovani, meritevoli di ascolto. Scrive favole che diventano insegnamento anche per gli adulti. Anche in questo suo primo romanzo mantiene il suo stile delicato, la storia d’amore fra Aldo e Bianca viene raccontata con pudore quasi manzoniano, a cui purtroppo la letteratura moderna ci ha disabituato. La condivisione di profondi valori come quelli evocati da Francesca Mussoi si è dimostrata in linea con il contesto accogliente della serata di sabato scorso a Cencenighe, e ha saputo offrire uno spaccato della sua comunità generosa, perché «Essere montanari – afferma
la presidente del Centro internazionale del libro parlato di Feltre Luisa Alchini – non è sinonimo di chiusura ma un privilegio da condividere. Con il suo meraviglioso libro, Francesca ha ispirato me e contagiato tante altre persone a presentarlo. Grazie al sindaco Mauro Soppelsa, alla biblioteca e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento compreso il pubblico che ha partecipato con trasporto».
Claudio Fontanive
Il Gazzettino di martedì 25 febbraio