“Leggerelesere” festeggia i 18 anni uscendo per la prima volta dal centro

Edizione numero 18 al via venerdì 7 luglio nel Cortivo di Cirvoi quindi al di fuori delle consuete sedi cittadine dell’evento

La novità dell’edizione numero 18 della fortunata formula di Leggerelesere – denominazione originale, in cui l’accento tonico può essere spostato dalla prima alla seconda vocale, trasformando “lèggere” in “leggère” – inventata molti anni or sono dalla compagnia teatrale Bretelle Lasche, è costituita dal fatto che per la prima volta il palco sarà allestito fuori dal centro storico di Belluno.
Accadrà tra una settimana esatta, venerdì prossimo 7 luglio, per il primo dei quattro appuntamenti della rassegna, che verrà ospitato nel Cortivo di Cirvoi: alle ore 21 – orario che rimarrà fisso per tutte le serate – ecco “Siamo alberi”, lettura a più voci liberamente tratta dal libro di Elif Shafak “L’isola degli alberi scomparsi”; le voci recitanti saranno tutte della compagnia Bretelle Lasche.

LE ALTRE DATE

Quattro giorni più tardi, martedì 11 luglio, sarà il cortile di Palazzo Fulcis a fare da quine a “Le Reteghe-Corengrato”, adattamento della commedia di Gianni Clementi “Il sugo finto”: il testo è una traduzione dal romanesco di Lina Beltrame, l’adattamento e la regia sono di Francesco Portunato, interpreti Bianca Doriguzzi e Lina Beltrame. Ancora Palazzo Fulcis protagonista dell’appuntamento di martedì 18 luglio 2023 per “Buzzati al Giro d’Italia”; oltre alla voce narrante di Michele Firpo, ci saranno anche le voci delle cantanti Beatrice Prade, Paola De Pizzol e Ilaria Gecchele accompagnate al pianofrote da Isa Carlin. Quarta e ultima proposta è quella di martedì 25 luglio, ancora nel cortile di Palazzo Fulcis: “Via Palestro 113” è un reading musicale di e con Roberto Serafini e Debora Petrina; i testi sono tratti dalla raccolta di monologhi “Il benzinaio dei Vip” di Roberto Serafini.

INGRESSO SEMPRE GRATUITO

Tutte le sere di Leggerelesere, proposta interrotta solo per il Covid e in cui protagoniste sono le letture e gli spazi che le ospitano, sono a ingresso libero.

Giovanni Santin (tratto da “Il Gazzettino”)