Lorenzo Paliaga porta la sua esperienza come membro dell’Associazione Italiana Dislessia

L’obiettivo dell’evento “Ascoltare per Conoscere” era di portare la lettura inclusiva su un altro livello, o meglio, su diversi livelli: questo è stato possibile grazie al contributo fondamentale di tutti gli speaker coinvolti, che hanno saputo coinvolgere il pubblico con le loro preziose testimonianze. 

Questo mese vogliamo ripercorrere l’intervento del giovane praticante avvocato nel settore fiscale Lorenzo Paliaga che, durante la seconda giornata dell’iniziativa, ci ha raccontato la sua esperienza come membro dell’Associazione Italiana Dislessia. Un esempio di giovane con DSA che affronta la lettura non come un ostacolo, ma come un’opportunità per ampliare la propria conoscenza.

Qui di seguito potete trovare alcuni passaggi della sua intervista. 

Veniamo subito a noi, Lorenzo. Cos’è e come affronti la lettura come mezzo di conoscenza e di inclusione?

“La lettura come mezzo di conoscenza e di inclusione è un tema che si connette subito con la dislessia e con la mia storia che vorrei raccontarvi. La lettura permette di entrare in mondi con i quali non veniamo a conoscenza quotidianamente e fin da piccolo ho compreso che la lettura potesse essere un grandissimo mezzo di conoscenza, di inclusione e soprattutto per rapportarsi con il diverso, con quel “qualcosa” che si differenzia da noi stessi. Io da bambino, alle elementari, avevo diverse difficoltà legate alla lettura: era una lettura molto più lenta rispetto ai miei compagni, una lettura difficile, complessa. Il prerequisito della lettura è la comprensione del testo: ebbene, dopo un supporto di mia mamma e di medici specializzati nei disturbi specifici di apprendimento, mi diagnosticarono all’età di dieci anni la dislessia e da lì dovetti affrontare la lettura con degli strumenti nuovi, i cosiddetti strumenti compensativi, che vanno a facilitare la lettura per fare in modo che la comprensione del testo sia allo stesso livello dei ragazzi senza dislessia. Banalmente ingrandire il testo, i caratteri di un testo o di un libro, aiutano tutti, soprattutto il bambino o ragazzino con DSA.”

Per te leggere oggi è ancora qualcosa di difficoltoso? Oppure sei riuscito a superare tutte quelle difficoltà che magari riscontravi alle superiori?

“Diciamo che con il tempo e con l’utilizzo di questi strumenti compensativi ho individuato e ho assorbito delle tecniche che mi consentono di superare l’ostacolo. E come? Attraverso l’utilizzo di colori e di sottolineature nello studio di sentenze o di casi specifici giuridici: ad esempio uso il verde per la fonte normativa, l’arancione rappresenta la ratio della norma e così via. Quindi è importante l’utilizzo degli strumenti compensativi, come possono essere i colori o l’utilizzo del computer – io leggo molto su supporto digitale perché l’iPad, o anche altri strumenti, permette di sottolineare con una penna digitale, di facilitare la lettura, di ingrandire il carattere e di ascoltare. L’audiolibro rappresenta per i ragazzi dislessici un ottimo strumento di assorbimento di competenze e di nozioni, mentre una lettura di un libro cartaceo che può essere più difficile.”

Quindi per te la lettura non è un ostacolo, ma è appunto un mezzo di conoscenza. E che cosa ti sentiresti di consigliare o di suggerire a chi si trova nella tua stessa situazione di giovane studente delle elementari o delle superiori? 

“Il consiglio è quello di leggere di più. Bisogna leggere di più perché attraverso la lettura, come attraverso l’ascolto, si conoscono delle parti di noi stessi che pensavamo che non potessero esistere, che non potessero veramente fare parte di noi stessi.”