Luigi Pirandello: vita, stile, opere & Audiolibri

Figura di grande rilievo nel panorama della letteratura italiana del ‘900, Luigi Pirandello ha dato il suo contributo in diversi campi: egli è stato infatti drammaturgo, scrittore e poeta.

In particolare è considerato uno dei più importanti e celebri drammaturghi del XX secolo, grazie alla sua produzione ed azione di innovazione del racconto teatrale.

Per il suo impegno profuso nelle arti letterarie è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934.

Pirandello ci ha lasciato in eredità 7 romanzi, novelle, racconti brevi e circa 40 drammi teatrali.

La vita di Luigi Pirandello

Luigi Pirandello nacque nel 1867 a Girgernti (nome della città di Agrigento fino al 1927) in una famiglia borghese di condizioni economiche agiate, grazie al commercio e all’estrazione dello zolfo. Visse con la famiglia in un’isolata tenuta di campagna, nel tentativo di sfuggire allo scoppio di un’epidemia di colera in Sicilia.

Nonostante la sua infanzia fu prevalentemente felice, fu lo stesso Pirandello ad esternare anni dopo la sua difficoltà di comunicazione con gli adulti, specialmente con il padre. Fu per questo motivo che si dedicò ad affinare le sue abilità espressive e ad osservare il comportamento altrui, per essere in grado di adeguarsi. Soffrì d’insonnia, riuscendo a riposare solo qualche ora durante le notti.

Grazie alla vicinanza con una domestica di famiglia, divenne un grande devoto della Chiesa cattolica. Tuttavia ebbe anche credenze superstizione, come la presenza degli spiriti. Questa sua vicinanza alla Chiesa cattolica e ai suoi riti religiosi lo portarono ad una ricerca costante di misticismo per tutta la sua vita.

Pirandello però si allontanò preso dalle partiche religiose, poiché aveva assistito al sabotaggio di un’estrazione da parte di un prete per permettergli di vincere un’immagine sacra. Si trattò di un avvenimento apparentemente di poco conto, ma il gesto di inganno segnò particolarmente il giovane Pirandello.

Ebbe un’istruzione elementare privata e nel 1878 venne iscritto dal padre alla regia scuola tecnica di Girgenti. Tuttavia Luigi preparò di nascosto il passaggio agli studi classici.

La famiglia fu poi costretta a trasferirsi a Palermo a causa di un dissesto economico: fu proprio qui che il nostro autore iniziò a frequentare il regio ginnasio Vittorio Emanuele II e si appassionò alla letteratura.

La sua prima opera “Barbaro” risale al 1878, quando Pirandello aveva solo 11 anni, ma purtroppo andò perduta.

Dopo aver aiutato per un breve periodo di tempo il padre nel commercio dello zolfo, avviò i suoi studi universitari nel 1886 dapprima a Palermo ed in seguito a Roma ed infine a Bonn. Studiò filologia romanza e si laureò nel 1891 con una tesi sul dialetto agrigentino. Ebbe una relazione con la giovane Jenny Schulz-Lander, che in seguito diventerà anche lei scrittrice e a cui Pirandello dedicò l’opera “Pasqua di Gea”.

Nel 1892 si traferì a Roma, dove frequentò i salotti intellettuali, e nel 1894 sposò Maria Antonietta Portulano a Girgenti. Si trattò di un matrimonio combinato: la ragazza era infatti figlia di un ricco socio del padre e questo fu di giovamento per gli interessi economici della sua famiglia. Nonostante il matrimonio fu celebrato per questi motivi, i due si innamorarono e vissero felicemente. Si trasferirono a Roma e nel 1895 nacque il lo primogenito Stefano. La coppia ebbe altri due figli, Rosalia Caterina e Fausto Calogero.

In seguito ad un allagamento e ad una frana nel 1903 nella miniera di Zolfo di proprietà familiare, le condizioni economiche peggiorarono notevolmente e ciò ebbe una grave ricaduta sulla salute psicologica della moglie di Pirandello. Antonietta soffri già infatti di crisi isteriche causate dalla gelosia, che ben presto si trasformarono in gelosia delirante e paranoica contro qualsiasi donna avesse un dialogo con il marito. Anche la figlia fu vittima di questa gelosia e questa, a causa di ciò, tentò prima il suicidio e poi si allontanò dalla casa familiare.

Il primo grande successo letterario tra il pubblico di Pirandello fu il romanzo “Il fu Mattia Pascal”, pubblicato nel 1904 e tradotto in diverse lingue. La critica invece non riconobbe subito allo scrittore il merito che gli spettava.

Pirandello fu docente all’Istituto superiore di magistero femminile dal 1897 al 1922 ed impartì contemporaneamente lezioni private di italiano e di tedesco.

Nel 1909 avviò una collaborazione con il Corriere della Sera.

Nel 1919 Pirandello accettò il ricovero della moglie presso un ospedale psichiatrico. Sarà poi proprio in una clinica per malattie mentali a Roma che la moglie morirà nel 1959 a 88 anni. La malattia della moglie fu però per lo scrittore uno stimolo per avvicinarsi alle teorie sulla psicoanalisi di Sigmund Freud ed allo studio dei meccanismi di funzionamento della mente umana.

Il successo di Pirandello sbocciò solamente nel 1922 con le sue opere teatrali. Nel 1925 fondò la Compagnia del Teatro d’Arte di Roma con Marta Abba e Ruggero Ruggeri, con cui iniziò a viaggiate per il mondo fino ai teatri di Broadway.

Nel 1934, dopo essere divenuto il drammaturgo più famoso nel mondo, ricevette il Premio Nobel per la letteratura.

Contemporaneamente molte delle sue opere presero vita anche come trasposizioni cinematografiche, interpretate da diversi attori ed attrici famosi tra cui spicca Greta Garbo.

L’autore non prese mai particolari posizioni politiche, ma ammirò il patriottismo garibaldino e condivise alcune ideologie dei giovani Fasci siciliani e del socialismo. Successivamente aderì al fascismo e a causa di ciò fu soggetto di attacchi da parte di alcuni intellettuali e politici italiani.

Durante gli anni trascorse lunghi periodi di tempo a Soriano nel Cimino, in cui ambientò due delle sue più celebri novelle: “Rondone e Rondinella” e “Tomassino ed il filo d’erba”. In questa cittadina sono a lui dedicati monumenti, lapidi e strade.

Si ammalò di polmonite nel 1936 durante la proiezione di un film tratto dal suo romanzo “Il fu Mattia Pascal” a Cinecittà. La malattia si aggravò rapidamente e nel dicembre 1936 Luigi Pirandello morì.

Il pensiero di Luigi Pirandello

Nel pensiero di Luigi Pirandello si possono rintracciare due elementi preponderanti: l’umorismo e la crisi dell’io. Queste due tematiche rientrano in numerose opere dell’autore.

L’umorismo pirandelliano nasce da una profonda riflessione, la quale conduce ad un sentimento di comprensione e di compassione. Attraverso l’umorismo quindi l’autore va ad indagare un senso comune di fragilità che caratterizza tutti gli uomini, portando ognuno di essi a compatire le debolezze del prossimo che frequentemente si sovrappongono alle proprie.

La crisi dell’io invece consiste nel recupero della propria identità attraverso la follia, vista come unica possibilità di raggiungimento del proprio essere. In questo modo infatti l’uomo può calare la propria maschera, vivendo liberamente la propria ideologia interiore.

Le opere di Luigi Pirandello

Le opere di Luigi Pirandello comprendono 7 romanzi, novelle, poesie ed opere teatrali.

I romani sono 7:

  • L’esclusa
  • Il turno
  • Il fu Mattia Pascal
  • Suo marito
  • I vecchi e i giovani
  • Quaderni di Serafino Gubbio operatore
  • Uno, nessuno e centomila

Tra le novelle si annoverano le “Novelle per un anno”, suddivise in 15 volumi:

  • I, Scialle nero.
  • II, La vita nuda
  • III, La rallegrata
  • IV, L’uomo solo
  • V, La mosca
  • VI, In silenzio
  • VII, Tutt’e tre
  • VIII, Dal naso al cielo
  • IX, Donna Mimma
  • X, Il vecchio Dio
  • XI, La giara
  • XII, Il viaggio
  • XIII, Candelora
  • XIV, Berecche e la guerra
  • XV, Una giornata

Le opere teatrali si dividono in 4 fasi: Teatro Siciliano, Teatro umoristico/grottesco, Teatro nel teatro e Teatro dei miti.

Teatro Siciliano:

  • La morsa e Lumìe di Sicilia
  • Il dovere del medico
  • La ragione degli altri
  • Cecè
  • Pensaci
  • Liolà

Teatro umoristico/grottesco:

  • Così è (se vi pare)
  • Il berretto a sonagli
  • La giara
  • Il piacere dell’onestà
  • La patente
  • Ma non è una cosa seria
  • Il giuoco delle parti
  • L’innesto, Milano
  • L’uomo, la bestia e la virtù
  • Tutto per bene
  • Come prima, meglio di prima
  • La signora Morli, una e due

Teatro nel teatro:

  • Sei personaggi in cerca d’autore
  • Enrico IV
  • All’uscita
  • L’imbecille
  • Vestire gli ignudi
  • L’uomo dal fiore in bocca
  • La vita che ti diedi
  • L’altro figlio
  • Ciascuno a suo modo
  • Sagra del signore della nave
  • Diana e la Tuda
  • L’amica delle mogli
  • Bellavita
  • O di uno o di nessuno
  • Come tu mi vuoi
  • Questa sera si recita a soggetto
  • Trovarsi
  • Quando si è qualcuno
  • La favola del figlio cambiato
  • Non si sa come
  • Sogno, ma forse no

Teatro dei miti:

  • La nuova colonia
  • Lazzaro
  • I giganti della montagna

Potete trovare le opere di Luigi Pirandello nel nostro catalogo in formato audiolibro.

Filmografia delle opere di Luigi Pirandello

Nonostante inizialmente Pirandello si mostrò diffidente verso il mondo del cinema, privilegiando il teatro, i suoi scritti furono di ispirazione per registi famosi. Arrivarono sul grande schermo dopo che lo scrittore ne comprese il forte impatto generato sul pubblico.

Gli adattamenti cinematografici delle opere di Pirandello comprendono i seguenti titoli:

  • Lo scaldino – film italiano del 1920
  • Il viaggio – film italiano del 1921
  • Il fu Mattia Pascal – film francese del 1926
  • La canzone dell’amore – film italiano del 1930
  • Come tu mi vuoi – film statunitense del 1932
  • Acciaio – film italiano del 1933
  • Il fu Mattia Pascal – film francese del 1937
  • Questa è la vita – film a episodi italiano del 1954
  • Liolà – film di produzione in collaborazione tra Italia e Spagna del 1963
  • Il viaggio – film di produzione in collaborazione tra Italia e Francia del 1974
  • Enrico IV – film italiano del 1984
  • Kaos – film italiano del 1984
  • Le due vite di Mattia Pascal – film di produzione in collaborazione tra Italia, Francia, Germania e Spagna del 1985
  • Tu ridi – film italiano del 1998
  • La balia – film italiano del 1999