Lo Strabismo è un’affezione di interesse oftalmologico e consiste nella deviazione degli assi oculari e in alterazioni sensoriali. Gli occhi risultano quindi non essere ben allineati e non orientati nella stessa direzione: mentre un occhio fissa l’oggetto di interesse, l’altro si trova in una posizione anomala e non converge verso il punto di fissazione.
Questa condizione viene determinata da un funzionamento deficitario dei sistemi neuromuscolari che controllano i muscoli oculari estrinseci, responsabili dei movimenti degli occhi.
Lo Strabismo può essere:
- Concomitante – la deviazione si mantiene costante nelle diverse direzioni dello sguardo
- Incomitante o paralitico – la deviazione varia nelle diverse direzioni dello sguardo
- Latente o Eteroforia – la deviazione si manifesta solamente quando la visione non è diretta verso un oggetto specifico di fissazione e quindi quando è dissociata. Si può elicitare con delle manovre
- Manifesto o Eterotropia – la deviazione è sempre presente
- Monoculare – la deviazione interessa solamente un occhio
- Alternante – la deviazione interessa entrambi gli occhi in modo alternato
- Costante – la deviazione è sempre presente
- Intermittente – la deviazione compare di tanto in tanto
A seconda della posizione assunta da uno o da entrambi gli occhi, lo Strabismo si differenzia inoltre in:
- Esotropia o Strabismo convergente – deviazione verso l’interno sull’asse orizzontale
- Exotropia o Strabismo divergente – deviazione verso l’esterno sull’asse orizzontale
- Ipertropia – deviazione verso l’alto sull’asse verticale
- Ipotropia – deviazione verso il basso sull’asse verticale
- Ciclotropia – deviazione con torsione attorno all’asse anteroposteriore di fissazione
Lo Strabismo può essere congenito, quindi presente fin dalla nascita, oppure acquisito successivamente.
L’insorgenza può verificarsi a qualsiasi età e si tratta di una condizione che mediamente si riscontra nel 4/5% della popolazione.
Molto famosa è l’espressione popolare “Strabismo di Venere”, che non indica però un’entità clinica particolare bensì un lieve difetto nell’allineamento degli assi oculari che risultano leggermente divergenti.
Esiste inoltre una condizione di pseudostrabismo: in questo caso il soggetto presenta un epicanto, ovvero la plica cutanea alla radice del naso posizionata sopra l’occhio e davanti alla palpebra, più accentuato rispetto alla norma. Tale caratteristica, tipica nei soggetti orientali ed asiatici, fa sì che venga simulato uno Strabismo che tuttavia non è tale a livello clinico.
Cause dello Strabismo
Lo Strabismo è, come si è detto, una condizione risultante da un alterato funzionamento dei meccanismi di movimento muscolare degli occhi.
Tra le cause che possono determinare l’insorgenza di questa condizione clinica si riscontrano:
- Ereditarietà
- Errori di rifrazione – come miopia, ipermetropia ed astigmatismo. In questo caso lo Strabismo si manifesta come tentativo di superare le difficoltà visive derivanti da questi difetti
- Malattie oculari – come cataratta, ptosi…
- Paresi di origine cerebrale
- Paresi di uno o più muscoli oculari
Le paralisi possono essere determinate da traumi, malattie vascolari, malattie infettive, patologie degenerative del sistema nervoso centrale e diabete.
Talvolta nei bambini non è individuabile la causa scatenante e in questo caso si parla quindi di “Strabismo essenziale”.
Sintomi dello Strabismo
Il soggetto strabico può presentare diversi sintomi, che hanno inevitabilmente delle ricadute sulla qualità della visione.
Il segno più evidente è sicuramente la posizione differente dei bulbi oculari. Il movimento risulta essere non coordinato e gli occhi guardano quindi in direzioni diverse.
Altri sintomi sono:
- Difficoltà nella percezione della profondità
- Diplopia – visione doppia
- Affaticamento oculare
- Cefalea
- Fotofobia – intolleranza e fastidio in presenza di luce
- Calo della vista
- Sensazione di vertigini
- Difficoltà di orientamento
Lo Strabismo può poi provocare una condizione di ambliopia, più nota comunemente come “occhio pigro”, in cui il cervello ignora l’immagine proveniente dall’occhio non dominante per evitare di avere una visione doppia. Ciò accade perché nello Strabismo gli occhi raccolgono ed inviano ai centri cerebrali due immagini differenti, a causa del disallineamento presente. L’ambliopia può nel tempo determinare uno scarso sviluppo di parte del sistema visivo.
In alcune persone strabiche inoltre di possono riscontrare posizioni anomale del capo, per cercare di compensare l’insorgere dei sintomi e delle difficoltà visive.
Diagnosi dello Strabismo
La diagnosi dello Strabismo viene formulata in seguito ad una visita oculistica e ad una valutazione ortottica, in cui si effettuano lo studio della motilità oculare e le prove prismatiche per verificare l’eventuale presenza di diplopia.
Durante questi accertamenti viene dapprima raccolta l’anamnesi del paziente, in particolare di rilevano i dati relativi a:
- Anamnesi familiare – per verificare se possa esserci una componente ereditaria
- Età di insorgenza
- Variabilità – in quali situazioni si manifesta maggiormente lo Strabismo (es. quando il soggetto è stanco, malato…)
- Monolateralità o bilateralità del sintomo
- Costanza o intermittenza
- Presenza di posizione anomala del capo
Successivamente vengono condotti i seguenti test per esaminare l’aspetto clinico:
- Riflesso corneale – consiste nel puntare una luce indirizzata ai bulbi oculari ed analizzare la posizione del riflesso. In condizioni di normalità o di pseudostrabismo tale riflesso si trova al centro della cornea
- Cover test – consiste nel presentare un oggetto da fissare e poi coprire alternativamente gli occhi per rilevare il movimento dei bulbi oculari e le eventuali posizioni anomale
- Test di Lang – consiste nell’individuare alcune immagini in rilievo su delle cartoline plastificate di colore grigio. Serve a verificare la presenza della percezione della profondità
- Cilindri di Maddox – funzionano come il cover test, ma per coprire l’occhio si utilizzano delle lenti rosse con cilindri. Consente di individuare la posizione anomala durante la fissazione di un punto luminoso e, di conseguenza, il muscolo malfunzionante. Inoltre è possibile stabilire il grado di compromissione
Al termine di tutti gli accertamenti, vengono analizzati i risultati ottenuti e viene emessa la diagnosi di Strabismo.
Trattamento dello Strabismo
La terapia per lo Strabismo può prevedere:
- Esercizi oculari – l’obiettivo è quello di migliorare i movimenti dei muscoli oculari
- Occlusione – dapprima dell’occhio dominante, per stimolare il cervello ad utilizzare al meglio l’occhio paretico ed aumentare così il range del suo movimento. Successivamente l’occlusione diviene alternata, per evitare che si arrivi poi ad una situazione di inutilizzo di uno degli occhi
- Occhiali da vista – correzione dei difetti della vista che possono causare Strabismo
- Iniezioni di tossina botulinica – in alcuni tipi di Strabismo possono indebolire il muscolo oculare responsabile del movimento deficitario e portare ad un riassetto assiale degli occhi. Si tratta tuttavia di una situazione temporanea
- Chirurgia – consiste in un intervento per rafforzare, indebolire o modificare la posizione dei muscoli oculari per risolvere lo Strabismo
Gli audiolibri: supporto alla lettura per lo Strabismo
In attesa dei vari interventi che possono essere messi in atto, è chiaro che con la presenza di una condizione di Strabismo possa essere inficiato il processo di lettura.
Per poter aiutare i soggetti affetti da questa patologia in questa attività è possibile sfruttare gli audiolibri. Questi rappresentano infatti un’ottima opportunità per questi pazienti per accedere al testo scritto senza che venga richiesta loro una performance che potrebbe metterli in difficoltà. L’utilizzo degli audiolibri infatti riduce lo sforzo visivo e consente di concentrarsi sul contenuto del testo, aumentando i tempi di attenzione e il livello di comprensione da parte della persona.