Una grande visione – Centro Internazionale Libro Parlato di Feltre

Articolo di Davide Cervellin socio fondatore della Fondazione Lucia Guderzo

Parlare del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre, mi fa correre con la memoria a quarant’anni fa, quando giovane venticinquenne, presidente della sezione di Treviso dell’Unione Italiana Ciechi ho partecipato alla cerimonia della sua inaugurazione. Ero magro col capello mosso dai ricci ribelli che mi dava un’aria lievemente barocca ma soprattutto ero in giacca e cravatta come si conviene a chi partecipa ad un evento importante. Era il tempo in cui a Treviso era stato inaugurato da poco il primo centro informatizzato per la stampa braille e tante erano le iniziative volte a garantire i servizi più efficaci per l’autentica inclusione scolastica degli alunni ciechi e ipovedenti. Incontrare il maestro Gualtiero Munerol, ideatore e fondatore del Centro Internazionale è stato così per me un momento fondamentale per conoscere e vivere direttamente i servizi per i ciechi e gli ipovedenti, dopo la chiusura degli istituti.

Gualtiero, poco più che cinquantenne, esperto di organizzazione bibliotecaria aveva capito l’importanza dell’informazione, della conoscenza e della cultura per la liberazione dei non vedenti dalla schiavitù dell’handicap. Uomo di poche parole ma dalla grande visione aveva sofferto là, in quella sua Feltre dalla storia antica, per non aver potuto fare il pilota di aerei a causa di una miopia. Gli sarebbe piaciuto vedere le cime di quelle montagne circostanti, il Pavione, il Monte Grappa e le altre vette feltrine non dal basso ma sfrecciando in alto nell’azzurro del cielo. Ma a volte i sogni più grandi non si realizzano e così eccolo insegnare e, su incarico della regione, organizzare la distribuzione e fruizione dei libri per conto della magnifica comunità feltrina. Un principio di distacco di retina lo aveva costretto a sottoporsi a una cura sperimentale con il laser con il Dottor De Marco, allievo del grande Professor Giovanni Rama. Gualtiero aveva fatto così una promessa, quasi un fioretto e cioè che se tutto fosse andato per il verso giusto, avrebbe fatto qualcosa di utile per chi la vista non ce l’aveva. Così grazie all’esito positivo delle cure del Dottor De Marco, Gualtiero ha dato avvio al Libro Parlato.

Ben presto, tanti sono stati i donatori di voce e intorno all’idea del maestro Munerol si è venuta a sviluppare l’importante organizzazione in grado di offrire i suoi servizi a livello nazionale e internazionale. Accanto al servizio di realizzazione degli audiolibri è nata una stamperia braille e, a partire dagli anni novanta, il progetto chiaroscuro ovvero la riproduzione delle opere pittoriche in rilievo con resina trasparente. Il Centro Internazionale del Libro Parlato ha svolto da subito una funzione insostituibile a supporto dell’integrazione scolastica. Tanti sono i ragazzi che hanno beneficiato dei suoi servizi per arrivare brillantemente alla maturità e all’università. “Siamo fieri – ci dice la Presidente Luisa Alchini – di aver contribuito alla laurea in lingue di una ragazza e a quella del primo Ingegnere non vedente in Italia.”

Dal 1997 il Centro del Libro Parlato si trova nella sede vicino alla stazione ferroviaria di Feltre occupando quattro piani della torre esagonale che originariamente era destinata ad una pizzeria e che invece oggi occupa nei vari piani: gli uffici, un’aula didattica, l’archivio, le cabine di registrazione e la regia, la stamperia e presto uno spazio dedicato al museo. Il Centro Internazionale del Libro Parlato, negli anni ha potuto operare con finanziamenti pubblici, con contributi privati e con tanto volontariato. La presidente Luisa Alchini, che ha l’entusiasmo del fondatore maestro Gualtiero guarda lontano; ci racconta che hanno in animo di sviluppare progetti per la produzione di editoria per l’infanzia e di potenziare il servizio degli audiolibri soprattutto attraverso le nuove forme distributive cioè le App che ne consentono la fruizione con gli Smartpone e con i nuovi strumenti elettronici. Tantissimo l’impegno in favore delle persone dislessiche. Il valore aggiunto degli audiolibri è dato dalla registrazione del testo con voce umana resa possibile grazie al contributo dei donatori di voce. Le registrazioni seguono uno standard elevato di qualità e professionalità. I volontari impegnati nella lettura dei libri sono formati e seguiti dal personale tecnico del Centro e possono svolgere registrazioni nella tranquillità della loro abitazione.

L’utente attraverso il portale può scaricare gli audiolibri direttamente da internet, utilizzando il computer, smartphone o tablet oppure richiederli in prestito su cd mp3 ricevendoli direttamente al proprio domicilio. Gli audiolibri sono suddivisi per capitoli, paragrafi o parti e possono essere caricati su tutti i tipi di lettori mp3 in commercio. Si realizzano libri in Epub 3 che contengono file audio, testi e immagini e rendono possibile la visualizzazione della frase o della singola parola proprio mentre viene pronunciata. La stamperia realizza libri in formato elettronico, stampati in caratteri braille o a caratteri ingranditi in base alle specifiche richieste degli utenti, degli studenti o degli insegnanti. Vengono realizzati testi di studio in lingua italiana, lingue straniere e materie scientifiche, per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il libro braille può essere corredato con grafici a rilievo che riproducono figure geometriche, planimetrie, cartine geografiche, spaccati di anatomia, grafici, tabelle diagrammi e disegni.

Al Centro quindi si rivolgono: non vedenti, ipovedenti, dislessici, anziani con difficoltà di lettura, scuole di ogni ordine e grado, biblioteche, case di riposo, Ulss, amministrazioni comunali, istituti specializzati all’assistenza dei disabili. A Feltre, quindi, un altro esempio concreto di persone non cieche che per i ciechi hanno fatto tanto nonostante, a volte, l’ostilità invidiosa dei dirigenti dell’Unione Italiana Ciechi. E quel che è preoccupante è che questi visionari volontari instancabili ma silenziosi, spesso non trovano neanche un briciolo di gratitudine da quelle tante persone che hanno aiutato a uscire dalla solitudine e dalla marginalità sociale. Credo che sarebbe necessario fare rete con queste organizzazioni per mettere a disposizione di tanti, la molteplicità e utilità dei loro servizi.

Conversando con l’ormai ultranovantenne maestro Munerol ho colto, dalle sue parole, la soddisfazione di un uomo che sa di essersi reso utile e di aver lasciato, ai suoi eredi che oggi gestiscono il centro, entusiasmo, voglia di fare e soprattutto la convinzione di operare per l’autentica inclusione di tutte le persone.

Lasciamo la torre con la soddisfazione delle belle cose che ci sono nella nostra terra veneta e ci rechiamo, a pochi chilometri di distanza, ad assaporare una spumeggiante birra Pedavena che, come il Libro Parlato, contribuisce a rendere importante e famosa questa terra. Noi della Fondazione Lucia Guderzo manifestiamo la massima gratitudine per il maestro Munerol, l’attuale presidente Luisa Alchini e tutti i loro collaboratori e volontari per quanto hanno fatto e fanno per la libertà delle persone cieche e ipovedenti.