Lettera per ricordare Carla Somensari e Gian Luigi Visenti

È difficile scrivere quando gli animi sono rattristati dalla perdita di due persone che abbiamo avuto la possibilità di conoscere ed apprezzare tramite il loro prezioso operato presso il CILP.

CARLA SOMENSARI e GIAN LUIGI VISENTI, provenivano da luoghi e da attività ben diverse, ma erano saldamente uniti nel loro operare tramite un animo generoso, propenso a dedicare, anche a costo di sacrifici, gran parte del loro tempo, del loro ingegno a favore della disabilità visiva.
Conoscendo la loro riservatezza non possiamo scrivere panegirici riguardo a questi due volontari, perciò ricordiamoli semplicemente in alcuni momenti della loro vita.

Carla è vissuta ed ha operato a Mantova, città di cultura, del Festivaletteratura (dove per merito suo, il nostro Centro è stato molteplici volte presente e operante positivamente), città dai grandi palazzi e di importante storia. Quando i rappresentanti del CILP giungevano a Mantova, questa donna, piccola fisicamente, ma grande per la sua affabilità, volontà ed impegno, riusciva sempre a far sviluppare, in loco, iniziative mai sperate. Sono sufficienti due esempi: conferenze in uno dei principali teatri della città e la collocazione di opere pittoriche tridimensionali in una sala del loro Museo Diocesano.
Riusciva inoltre, per parecchi anni, ad essere un’ottima, solerte “donatrice di voce” e, trascinati dal suo entusiasmo, a procurare nuovi volontari per tale attività. Nella sua abitazione ospitava pure i volontari feltrini in trasferta con particolare grazia e gentilezza, mettendoli sempre a loro agio.
Gian Luigi ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Feltre dove, essendo direttore di fabbrica, per motivi di lavoro, si era trasferito. Persona molto attiva, raggiungendo il periodo di pensionamento, ha pensato dedicare le sue energie e capacità in opere sociali scegliendo il CILP.
Allora il Centro era ai suoi albori ed in fase di riorganizzazione dovuta a un’inimmaginabile crescita di richieste di audiolibri scolastici pervenute da non vedenti, ipovedenti o dislessici.

Visenti inizia la sua attività di volontario come “donatore di voce”, ma quasi subito evidenzia le sue capacità come economo, incarico vacante e indispensabile. Ci sembra di vederlo ancor oggi, e cosi per lunghi anni, quotidianamente intento sui registri di contabilità per compilare bilanci di uscite ed entrate, concentrato, silenzioso, con accanto la sua fedele e piccola calcolatrice tascabile. Quando, dopo incontri importanti e lunghe mediazioni riusciva a ridurre i vari passivi, con il volto sorridente comunicava subito al Direttivo gli ultimi resoconti, scritti con la sua chiara e ordinata calligrafia.
Offriva pure disponibilità per realizzare trasferte con la propria auto. Ricordo solo quella all’aeroporto di Venezia per accogliere il vicerettore dell’Università di Napoli ‘’Federico II’’ giunto a Feltre in occasione del nostro Convegno estivo, tramite la mediazione della volontaria Giuliana Tabacco ed il viaggio in treno a Trieste per inaugurare una sezione del CILP presso la biblioteca di quella città.
Ha collaborato in sintonia con il Presidente di allora cav. Flavio Grigoletto e con il vice Presidente ing. Nino Bonan a realizzare un periodo importante per il Centro la cui notorietà e servizio si erano sviluppati non solo in Italia, ma anche all’estero.

Tutto il loro operato ora è nelle mani di Chi sa bene giudicare ed il loro ricordo, la riconoscenza e l’esempio sono certamente impresse nell’animo di chi ha avuto la fortuna di conoscerli e capirli.

Carla e Gian Luigi, infine, li pensiamo attualmente riuniti con gli altri volontari del CILP che li hanno preceduti nell’Eternità: sarà stato certamente un lieto incontro ed auspichiamo che tutti loro possano ancora aiutare il nostro Centro, specie nell’agire con quel particolare spirito di solidarietà e condivisione che lo caratterizzava durante i primi anni della sua crescita.

Maestro Gualtiero Munerol