Disortografia | Approfondimento

La Disortografia è un disturbo dell’abilità di fonografica e competenza ortografica: il problema interessa le regole di trascrizione e risulta alterato quel processo che riguarda la trasformazione di quanto udito o letto nel corrispettivo scritto in modo corretto. Diversamente da quanto succede nella Disgrafia, non si osservano quindi in questo caso una lentezza ed una difficoltà legate ad una problematica motoria ma errori ortografici e grammaticali senza che venga inficiata la velocità di scrittura. Si tratta cioè di un utilizzo scorretto del codice linguistico in quanto tale.

La mano di un ragazzo impegnato a scrivere

Cause della Disortografia

Attualmente non si conosce la causa specifica direttamente responsabile della Disortografia, ma ci sono diverse ipotesi. Una di queste prende in considerazione l’aspetto genetico, in quanto è stato osservata una maggiore incidenza in soggetti con familiari diagnosticati come DSA. Un’altra ipotesi riguarda un funzionamento alterato delle aree cerebrali di integrazione tra l’analisi, la comprensione e la produzione del codice scritto. Fattori favorenti l’espressione della Disortografia sono:

  • Difficoltà di linguaggio
  • Lento processo nella simbolizzazione grafica
  • Scarse capacità di percezione visiva e/o uditiva
  • Limitata capacità di organizzazione spazio-temporale

Inoltre può presentarsi in associazione con altre condizioni, come ad esempio la Sindrome da Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD).

Sintomi della Disortografia

Il bambino disortografico compie, come si è già detto, errori relativi all’ortografia ed alla grammatica delle parole. In particolare si possono distinguere 3 tipologie di errori:

  • Errori fonologici – non viene rispettata la corrispondenza fonema/grafema
  • Errori non fonologici – errata rappresentazione ortografica, quindi visiva, delle parole, senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi
  • Errori Fonetici – inesattezze non rientranti nelle categorie precedenti

Per quanto riguarda gli errori fonologici si possono riscontrare:

  • Scambio di grafemi
  • Omissione e aggiunta di lettere o sillabe
  • Inversioni
  • Grafema inesatto

Per quanto riguarda gli errori non fonologici si possono riscontrare:

  • Separazioni illegali
  • Fusioni illegali
  • Scambio di grafema omofono
  • Omissione o aggiunta di “h”

Per quanto riguarda gli errori fonetici si possono riscontrare:

  • Omissione o aggiunta di accenti
  • Omissione o aggiunta di consonante doppia

Posti in una scala gli errori fonologici si configurano come i più gravi, i non fonologici si trovano nel mezzo, mentre i fonetici sono i meno invalidanti.

Valutazione e Diagnosi della Disortografia

La diagnosi di Disortografia è effettuabile a partire dalla fine della seconda elementare.

La valutazione e la diagnosi sono compito di un’équipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatra Infantile, Logopedista e Psicologo.

Il Neuropsichiatra Infantile si occupa della raccolta dei dati ed eventualmente della valutazione cognitiva, utilizzando test standardizzati che conducono ad una quantificazione del quoziente intellettivo. Successivamente invierà il bambino per ulteriori valutazioni allo Psicologo e al Logopedista.

Lo Psicologo effettua colloqui con l’utente per valutare il suo stato emotivo e verificare se ci possano essere condizioni che vanno ad interferire durante il compito di scrittura. Anche questa figura professionale può somministrare test cognitivi per l’elaborazione del corrispettivo profilo.

Il Logopedista va ad indagare in modo più specifico gli errori commessi dal bambino durante la scrittura tramite dei test che sono stati validati e standardizzati. Questi consentono di raggiungere un valore numerico per quantificare l’entità della problematica presente, ma parallelamente viene condotta anche una valutazione qualitativa per individuare alcuni tratti caratteristici del bambino (es. stabilità o variabilità degli errori).

In particolare i test utilizzati dal Logopedista sono:

  • BVSCO-2; DDE-2 – per i bambini della scuola primari e della scuola secondaria di primo grado
  • MT-AVANZATE-3-CLINICA – per i ragazzi del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado
  • MT-16-19 – per i ragazzi del triennio della scuola secondaria di secondo grado

Tutti questi test si basano su prove di dettato di parole, non parole e brani, con difficoltà crescente all’aumentare dell’età. Vengono quantificati e classificati gli errori commessi dal bambino.

Infine, in seguito ad una riunione d’équipe in cui si integrano le varie valutazioni ed osservazioni, viene emessa dal Neuropsichiatra Infantile la diagnosi di Disortografia.

Intervento riabilitativo per la Disortografia e strumenti compensativi

L’intervento riabilitativo per la Disortografia prevede un percorso con un Logopedista, che propone un lavoro su quelle che sono le difficoltà riscontrate e gli errori commessi. Vengono quindi strutturati esercizi che mirano al miglioramento delle abilità deficitarie.

In particolare:

  • Costruzione di una tavola alfabetica, che il bambino può consultare durante l’attività di scrittura, per consolidare l’associazione fonema-grafema
  • Ricerca di matrici – consolidamento corrispondenza grafema-fonema
  • Segmentazione fonemica
  • Inserimento di parole in caselle – lavoro su omissione ed immissione di grafemi. Le caselle forniscono infatti un feedback visivo sulla lunghezza effettiva della parola
  • Cruciverba con immagini
  • Parole simili che differiscono per alcuni elementi – lavoro sulla differenza di grafemi
  • Individuazione di parole che iniziano con lo stesso grafema/suono
  • Inserimento del grafema esatto
  • Individuare dei target grafemici all’interno di distrattori
  • Separazione di parole unite con o senza facilitatore visivo
  • Analisi di coppie di parole con e senza doppia
  • Rinforzo visivo per l’accento grafico
  • Scrittura di frasi aggiungendo l’apostrofo
  • Insegnamento di strategie per riconoscere il grafema corretto
  • Esercizi di classificazione dei grafemi presenti nelle parole

L’intervento può inoltre prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi, come ad esempio dei facilitatori grafici che aiutino il bambino a discriminare la quantità di grafemi/parole da scrivere. All’interno di questi strumenti si trovano anche gli audiolibri, che possono essere sfruttati dal bambino in autonomia per allenarsi nei compiti di dettato. L’utilizzo dell’audiolibro può incentivare maggiormente il bambino nell’eseguire questo esercizio, perché ha la possibilità di scegliere tra tanti titoli e trovare quello che più lo interessa.

L’interesse verso un testo contribuisce ad aumentare anche la motivazione del soggetto. Dopo aver eseguito il compito di scrittura, il bambino può inoltre revisionare il proprio elaborato sfruttando il supporto della voce narrante. In questo modo riesce a controllare contemporaneamente quanto scritto da lui e verificare in autonomia la presenza di eventuali errori. Non è immediato che il bambino riconosca gli errori commessi, ma l’audiolibro rappresenta una buona opportunità per il ragionamento e per consentire a lui stesso di compiere un’analisi primaria dell’elaborato, prima che intervenga l’adulto nella correzione.