Ideatrice del romanzo di formazione al femminile, Louisa May Alcott è stata una scrittrice statunitense dell’‘800.
Abolizionista convinta e fervente femminista, il suo impegno nelle battaglie per l’abolizione della schiavitù e per il raggiungimento dell’uguaglianza tra uomini e donne è stato rilevante sia a livello civile che a livello letterario.
Sebbene abbia scritto alcune sue opere sotto lo pseudonimo di A. M. Barnard, la sua più famosa e nota trilogia di “Piccole donne” porta il suo nome.
La vita di Louisa May Alcott
Louisa May Alcott nacque a Germantown, cittadina della città di Filadelfia negli Stati Uniti, nel 1832. Fu la seconda figlia del filosofo trascendentalista Amos Bronson Alcott e dell’attivista Abby May.
Nei suoi primi 15 anni di vita la sua famiglia si trasferì diverse volte, motivo per cui la scrittrice fu istruita privatamente da alcuni amici di famiglia, per lo più scrittori.
Il primo trasferimento fu nel 1838, anno in cui raggiunsero Boston. Successivamente, nel 1840, risiedettero nel Massachussets, poi tra il 1843 e il 1844 in una comunità agricola fondata dal padre ed infine si stabilirono definitivamente a Concord.
La famiglia di Louisa non era tuttavia ricca e per questo motivo dovette lavorare fin da giovane. Tra gli impieghi che praticò ci furono l’insegnante occasionale, la sarta, la colf e per ultimo la scrittrice.
Inizialmente scrisse delle fiabe, raccolte nel suo primo libro “Flower Fables” (“Fiabe Floreali”) che venne pubblicato nel 1849.
Contemporaneamente all’avvio della sua produzione letteraria, si impegnò anche ad aiutare gli schiavi di colore per la fuga e l’espatrio collaborando alla rete clandestina “Underground Railroad”.
Ebbe una personalità molto forte a favore dei diritti umani: fu infatti un’abolizionista, una femminista convinta e sostenne fermamente l’estensione del suffragio universale alle donne.
Gli anni successivi furono particolarmente duri tanto che l’autrice nel 1857, non riuscendo a trovare un lavoro stabile, pensò addirittura al suicidio. L’anno seguente inoltre dovette anche affrontare la morte della sorella minore ed il matrimonio di quella maggiore, responsabile del loro allontanamento.
Dal 1860 iniziò a scrivere per la rivista mensile “Atlantic Monthly”.
Negli anni 1862 e 1863 lavorò come infermiera presso L’Union Hospital di Georgetown, in seguito allo scoppio della guerra di secessione americana.
Nel 1864 pubblicò il romanzo “Moods” (“Mutevoli Umori”), basato sulle sue vicende autobiografiche.
Sembrò ritrovare un po’ di pace solo nel 1865 quando, insieme con un amico, viaggiò in Europa e poté conosce numerosi scrittori famosi.
Nel frattempo continuò a scrivere e pubblicò alcune delle sue storie utilizzando lo pseudonimo “A. M. Barnard”.
Il 1868 segnò lo sbocciare del suo successo letterario: in quest’anno venne infatti pubblicato il suo più famoso romanzo “Piccole donne”, che fu fin da subito apprezzato tra il pubblico. Sulla sua scia seguiranno poi i libri “Piccole donne crescono” nel 1869, “Piccoli uomini” nel 1871 e “I ragazzi di Jo” nel 1886.
Tra il 1877 e il 1882 avvennero altri quattro avvenimenti che turbarono notevolmente la vita della Alcott: la morte della madre e della sorella minore, l’adozione della nipote e la paralisi che colpì il padre, per cui fu costretta ad essere sua assistente dal 1882.
Louisa May Alcott morì a Boston nel 1888 dopo essere stata colpita da un ictus, causato probabilmente da un avvelenamento da mercurio in seguito ad una cura a base di questa sostanza a cui era stata sottoposta durante la guerra civile americana.
Lo stile di Louisa May Alcott: tra autobiografia e femminismo in “Piccole donne”
La scrittura di Louisa May Alcott è semplice, piacevole e con numerosi tratti di ironia. Quest’ultima diventa inoltre autoironia, poiché la quasi totalità dei suoi romanzi sono basati su vicende autobiografiche poi arricchite con elementi più immaginari. Nelle opere della Alcott si ritrova quindi molto della sua vita, al punto tale che Jo March, la protagonista di “Piccole donne”, è un suo vero e proprio alter ego modellato su sé stessa. La differenza tra le due si ritrova solamente nel matrimonio: infatti mentre Jo sposerà il suo amato, Louisa non si sposerà mai.
Sempre molto presente e vivo è inoltre il tema del femminismo per la conquista dei pari diritti tra uomini e donne. Analogamente all’ideale femminista professato nella sua vita privata e pubblica, la scrittrice inserisce questa tematica anche nelle sue opere snodandola sia nel riconoscimento delle capacità professionali nei confronti delle donne sia nel concetto di uguaglianza.
Le opere di Louisa May Alcott
Le opere di Louisa May Alcott, che potrete trovare in formato audiolibro sul nostro sito, comprendono prevalentemente romanzi e storie per ragazzi.
La sua trilogia più famosa è composta da:
- Piccole donne e Piccole donne crescono – romanzo in 2 volumi
- Piccoli uomini
- I ragazzi di Jo
Tra I romanzi pubblicati si annoverano inoltre:
- L’Eredità
- Mutevoli Umori
- La chiave misteriosa e Il segreto svelato
- Gli otto cugini
- Rose in fiore – sequel de “Gli otto cugini”
- Sotto i lillà
- Jack e Jill
I romanzi pubblicati sotto lo pseudonimo di A. M. Barnard comprendono i seguenti titoli:
- Dietro la maschera, o il potere di una donna
- Un lungo fatale inseguimento d’amore
- Il fantasma dell’abate o La tentazione di Maurice Treherne: Un racconto di Natale
- Passione e tormento
Dei libri per ragazzi si ricordano:
- Fiabe Floreali
- Una ragazza fuori moda (o Una raggazza acqua e sapone)
- Il cestello della nonna o Il cestino di nonna Jo
- Una ghirlanda per ragazze
Filmografia delle opere di Louisa May Alcott
L’elenco delle trasposizioni cinematografiche e televisive delle opere di Louisa May Alcott è costituito prevalentemente dagli adattamenti dei romanzi che compongono la trilogia pubblicata dalla scrittrice, ovvero “Piccole donne”, “Piccoli uomini” e “I ragazzi di Jo”.
Negli anni i registi hanno prodotto la seguente filmografia:
- Little Women – film muto inglese del 1917
- Little Women – film muto statunitense del 1918
- Piccole donne – film statunitense del 1933
- Piccole donne – film statunitense del 1949
- Piccole donne – miniserie televisiva italiana in cinque puntate del 1955
- Piccole donne – serie animata giapponese del 1981
- Una per tutte, tutte per una – serie animata giapponese del 1987
- Piccole donne – film statunitense del 1994
- Little Men – film canadese del 1998
- Piccole donne – miniserie televisiva prodotta in collaborazione tra Stati Uniti d’America e Regno Unito in tre puntate del 2017
- Piccole donne – film statunitense del 2019