Banana Yoshimoto festeggia 54 anni

Banana Yoshimoto, il cui vero nome è Mahoko, nasce il 24 luglio 1964 a Tokyo, in Giappone.
Suo padre, Takaaki Yoshimoto, è stato un celebre saggista e poeta che ha esercitato un’enorme influenza sulla generazione “impegnata” e di sinistra tra gli anni sessanta e settanta.
Sua sorella Haruno Yoiko, invece, è una conosciuta disegnatrice di anime giapponesi.
Insomma, possiamo dire che Banana è cresciuta in una famiglia di artisti e questo ne ha sicuramente ispirato la carriera letteraria.
Mahoko si laurea alla Nihon University, studiando arte e specializzandosi in letteratura.
È qui che inizia ad utilizzare il suo pseudonimo “Banana”, un nome gradevole, che si pronuncia quasi allo stesso modo in tutte le lingue e si ricorda facilmente.

Il suo romanzo d’esordio, Kitchen (1988), ebbe un successo immediato con più di sessanta ristampe solo in Giappone.
Tradotto in venti lingue racconta la storia di Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna. Con l’uscita di questo libro, Banana ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e dal libro sono stati tratti ben due film, uno girato a Hong Kong e l’altro in Giappone.
La prima traduzione di Kitchen è in italiano: la scrittrice, infatti, ha un legame particolare per l’Italia, che ama e apprezza.

Amrita, pubblicato nel 1994, è vincitore del premio Murasakishikibu.
L’interesse per l’occulto e il mistero, sempre presente nei libri di Banana Yoshimoto, diventa qui l’elemento portante della narrazione, regalandoci una storia profonda e ricca di emozioni.

La carriera di Banana Yoshimoto è molto prolifera: ad oggi, la sua opera ammonta a quindici romanzi e sette collezioni di scritti. I suoi lavori hanno venduto più di sei milioni di copie in tutto il mondo.

Il suo linguaggio letterario è frutto di una rielaborazione in chiave letteraria dei manga giapponesi, a cui spesso i suoi libri vengono paragonati, sia per le situazioni descritte che per i loro protagonisti.

Fra i temi preferiti della scrittrice ci sono l’amore e l’amicizia, la potenza della casa e della famiglia e gli effetti della perdita sull’animo umano.

Della sua vita privata non sappiamo molto. Al contrario, Banana parla spesso della sua scrittura.
Ogni giorno si prende almeno mezz’ora per scrivere al computer, dicendo “tendo a sentirmi colpevole perché scrivo queste storie quasi per divertimento”. Banana tiene anche un giornale on-line per i suoi lettori anglofoni.