Audiolibri come strumento compensativo e supporto per patologie visive| Caso studio

Negli scorsi articoli, tra i vari approfondimenti trattati, abbiamo parlato di Disprassia e di Deficit Visivo di Origine Centrale. Oggi vogliamo portare all’attenzione un caso clinico reale dove gli audiolibri sono utilizzati da anni come supporto alla terapia tradizionale e come ausilio per l’attività scolastica con risultati più che soddisfacenti.

Un bimbo ascolta con un paio di cuffie

Breve presentazione del caso

L. è un bambino nato con un VLBW (Very Low Birth Weight, cioè un peso molto basso alla nascita) e durante il parto ha inoltre sofferto di un distress respiratorio, ovvero di una temporanea insufficienza respiratoria con conseguente mancanza di apporto di ossigeno. L’associazione di questi due elementi ha posto il bambino nella condizione di poter maggiormente sviluppare una patologia neuro-evolutiva.

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età evolutiva ha poi condotto, su indicazione del Neuropsichiatra Infantile, una valutazione globale del quadro evolutivo del bambino. La valutazione ha confermato la presenza del ritardo nell’acquisizione degli appuntamenti funzionali motori, il quale era però aggravato anche da un quadro visivo non funzionale. La manifestazione di questa sintomatologia visiva associata ha reso ancora più complicato lo sviluppo di abilità neuromotorie, poiché L. non poteva avere un feedback visivo corretto ed adeguato riguardo il proprio movimento e le proprie azioni.

In seguito alla valutazione ed alle indagini strumentali è stata emessa l’etichetta diagnostica di Paralisi Cerebrale Infantile di forma diplegica con associato Deficit Visivo di Origine Centrale (DVOC), in particolare della componente oculomotoria con l’espressione di strabismo e disprassia.

Valutazione ed intervento riabilitativo degli aspetti visuo-motori nel contesto clinico

La presa in carico riabilitativa è stata suddivisa in 2 periodi

  • età prescolare
  • età scolare

Età prescolare

In età prescolare si è assistito alla persistenza dell’aspetto di disprassia oculomotoria e dello strabismo sviluppati fin dai primi mesi di vita.

Si è quindi proseguito il programma riabilitativo concentrandosi ancora di più sugli aspetti di integrazione visuo-motoria, soprattutto per quanto riguarda la coordinazione occhio-mano. Ciò è dovuto al fatto che a questa età si acquisiscono tutti quei prerequisiti fondamentali all’apprendimento della lettura e della scrittura, in vista dell’ingresso ormai prossimo nel contesto scolastico.

In questo periodo si è inoltre iniziato a pensare e ad attuare l’utilizzo di strumenti compensativi, che potessero essere sfruttati prevalentemente a casa e a scuola, in supporto alla terapia tradizionale. Durante le sedute di terapia sono stati così proposti audiolibri per il racconto di storie, abituando L. all’uso di queste risorse. L. è stato poi esposto all’ascolto di audiolibri anche nell’ambiente familiare, mostrandosi interessato ed accettando in modo propositivo questi strumenti facilitatori per la lettura.

Età scolare

L’aggiornamento valutativo in età scolare non ha evidenziato sostanziali differenze del profilo visivo di L.: la disprassia oculomotoria e lo strabismo sono risultati pressoché stabili, accompagnati da una buona capacità di visione e dall’utilizzo funzionale di strategie per soddisfare le richieste nelle varie attività.

Pertanto gli obiettivi dell’intervento in questo periodo sono stati:

  • allenare le strategie esplorative per mezzo dell’analisi visiva di figure complesse
  • allenare le strategie esplorative e di memorizzazione in compiti visuospaziali
  • allenare il riconoscimento visivo e l’associazione logica
  • riconoscimento di immagini con prospettiva differente
  • incentivare l’utilizzo di strumenti compensativi, quali audiolibri e software di video-scrittura con sintesi vocale, per facilitare l’approccio agli apprendimenti

In questa fase della riabilitazione sono state fornite ulteriori strategie e strumenti per affrontare al meglio gli apprendimenti. Per il raggiungimento di quanto prefissato sono state proposte attività di riproduzione di modello, di individuazione di parti mancanti di figure complesse, di completamento di tabelle a doppia entrata, di associazione di immagini con diversa prospettiva all’oggetto reale.

Nell’ottica di supportare gli apprendimenti è inoltre stata pensata un’apposita organizzazione del materiale scolastico con l’utilizzo di alcuni facilitatori: leggio e/o piano inclinato, mascherine per la lettura, foglio a righe con scrittura chiara in stampato maiuscolo, strumenti compensativi.

In particolare è stato allargato l’utilizzo degli audiolibri anche nel contesto scolastico per lo svolgimento dei compiti in autonomia. Per aiutare maggiormente L. in questo campo anche la terapia tradizionale è stata rimodellata, affiancando il supporto degli audiolibri durante le varie attività riabilitative. È stato inoltre inserito l’uso di un programma di video-scrittura con sintesi vocale che, con lo stesso meccanismo degli audiolibri, permetteva ad L. di poter leggere quanto scritto da lui.

Strumenti compensativi per gli apprendimenti

Con l’ingresso nella scuola primaria L. si è infatti trovato nella condizione di dover fronteggiare gli apprendimenti scolastici.

Particolarmente complessa, con un quadro visivo di questa tipologia, è risultata l’acquisizione della letto-scrittura. Per questo motivo sono stati individuati degli strumenti compensativi di supporto da utilizzare a scuola e a casa che aiutassero il bambino primariamente nella lettura, con lo scopo di fornire un facilitatore per evitare di affaticare eccessivamente il bambino e permettendogli allo stesso tempo di sostenere tempi di attenzione maggiori

Il ruolo dell’audiolibro

In quest’ottica l’audiolibro ha avuto un ruolo importante: ha infatti permesso ad L. di poter accedere, al pari dei suoi coetanei, in modo alternativo agli stessi materiali. Inoltre è stato utilizzato un software di video-scrittura con sintesi vocale, per sopperire anche alle difficoltà riguardo la scrittura e fornire un feedback uditivo al bambino stesso su quanto scritto. In questo modo L. ha avuto tutti gli strumenti per svolgere da solo i propri compiti, senza la necessità della presenza di una persona che facesse da intermediaria. Ciò è stato molto gradito dal bambino, che si è mostrato fin da subito entusiasta nell’utilizzare questi strumenti. Inoltre si è anche assistito ad un aumento della partecipazione, dell’attenzione e della propositività, poiché L. ha acquistato la consapevolezza di essere in grado di poter autonomamente soddisfare le richieste scolastiche.

Conclusione

In conclusione quindi l’adozione di audiolibri e di software di video-scrittura con sintesi vocale si è rivelata un ottimo supporto alla terapia tradizionale, poiché ha contribuito a conferire maggiormente al bambino la propria autonomia nello studio individuale e gli ha permesso di seguire lo stesso programma dei suoi compagni, supportando anche l’inclusione nel suo tessuto sociale.

Approfondimento realizzato in collaborazione con la Dottoressa Cremonesi Michela, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva